La Zizzona di Battipaglia è uno dei prodotti tipici italiani famosi nel mondo. È una tipologia di mozzarella di bufala dalla forma caratteristica. Il suo nome è riferito sia al latte, che esce abbondantemente al momento del taglio, che alla forma tondeggiante, che ricorda per l’appunto un seno prosperoso. È conosciuta anche come: mammella o mammellona oppure mozzarellona.
La zizzona di bufala è un prodotto a marchio registrato dal Caseificio La Fattoria e viene ottenuta eseguendo una particolare mozzatura artigianale, nel rispetto della tradizione.
Caratteristiche della Zizzona Battipaglia
La Zizzona di Battipaglia ha un peso variabile tra 1 e 5 chili ed è uno dei prodotti tipici italiani più noti, grazie alla sua presenza sul grande schermo, nel film Benvenuti al Sud con Claudio Bisio, uscito nelle sale nel 2010. Il film è ambientato a Castellabate, nel Cilento, ma la Zizzona di Battipaglia è uno dei prodotti tipici campani realizzati in tutta la piana del Sele.
Il suo peso rende la Zizzona di Battipaglia un cibo estremamente conviviale, adatto da portare a tavola per pranzi e cene in compagnia. Inoltre, con il passare dei giorni, la Zizzona di Battipaglia conervata nel suo liquido di governo non perde la sua freschezza, anzi acquisisce maggiore sapore, quindi è consigliabile consumarla almeno un giorno dopo la sua produzione.
La leggenda della Zizzona di Battipaglia
Le origini della Zizzona di Battpaglia si fanno risalire alla mitologia etrusca. Secondo il mito, la ninfa Baptì-Palia era l’unica a conoscere il segreto per realizzare la filatura della cagliata ricavata dal latte di bufala. Il suo compito era mungere le bufale ogni mattina, lavorarne il latte e produrre le preziose mozzarelle che poi, ornate da ramoscelli di mirto, spezie ed erbe aromatiche venivano offerte come succulento pasto agli dei.
Un giorno la ninfa si imbattè nel pastore Tusciano, che era addormentato sulle rive di un fiume, e se ne innamorò perdutamente. Baptì-Palia svelò il segreto della produzione della mozarella al suo innamorato, chiedendolo di non svelarlo ad altri. Purtroppo Tuscinao non riuscì a reistere alla tentazione di svelarlo a sua volta agli abitanti del suo villaggio e ben presto gli dei seppero che la ninfa aveva tradito la loro fiducia e che il prezioso oro bianco non era più riservato solo ai loro banchetti.
Per punizione i due amanti furono condannati a vagare nelle paludi della valle del Sele, chiamandosi disperatamente l’un l’altro, senza mai riuscire ad incontrarsi di nuovo.
Trascorsi alcuni secoli, i due amanti trovarono comunque il modo per riabbracciarsi, rinunciando alla propria natura: Bapti-Palia divenne l’attuale città di Battipaglia, e Tusciano si trasformò nel fiume che ancora oggi la attraversa.
Produzione della Zizzona di Battipaglia
La Zizzona è una mozzarella di bufala, prodotta secondo tradizione, quindi esclusivamente con latte di bufala intero fresco, che dev’essere crudo ed eventualmente termizzato o pastorizzato e proveniente da bufale allevate nella zona.
Il processo di produzione e mozzatura della Zizzona di Battipaglia garantisce il massimo equilibrio tra la tradizione e l’innovazione, garantendo allo stesso tempo sia il gusto della mozzarella di bufala che la sicurezza dei controlli e della tracciabilità di ogni fase della lavorazione.
Successo della Zizzona di Battipaglia
La sua bontà è stata celebrata in diversi modi. Esistono infatti un Festival della Zizzona di Battipaglia che viene organizzato ogni anno a partire dal 2012 e comprende workshop, laboratori ed un campionato di mangiatori di zizzona. Inoltre, è stato creato anche il concorso Miss Zizzona di Battipaglia, che premia donne con il seno prosperoso.
Una festa che racchiude in sé tutte le caratteristiche di una mozzarellona abbondante. La bontà delle cose genuine, la qualità che nasce dal lavoro e, poi, la goliardia. Il riso folkloristico che fa da rappresentante di una tradizione secolare destinata a non tramontare mai.